mercoledì 25 marzo 2020

TERZA COPPIA: QUANDO IL SILENZIO DICE PIU' DI MILLE PAROLE

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Eccoci arrivati alla terza coppia intervistata. Una coppia che in comune ha principalmente lo stare in silenzio, vuoi per timidezza vuoi per non replicare alle “genialate” sparate da Albi Sguotti e da Phil Manzoni. A voi le risposte di Giuseppe Gentile e Richard Meoli.

1. Nome e Cognome?

Beppe: Giuseppe Gentile

Richard: Richard Meoli


2. Soprannome/nickname?

Beppe: Beppe / G

Richard: Rich (a furor di popolo)


3. Anno di nascita?

Beppe: 2001

Richard: 2005


4. Segno zodiacale?

Beppe: Capricorno

Richard: Toro (nello zodiaco occidentale), Gallo (in quello cinese)


5. Descriviti con 3 aggettivi:

Beppe: Gentile, gentile, gentile

Richard: Mite, sensibile, tenace


6. Un tuo pregio:

Beppe: Pazienza

Richard: Fare tutto con impegno, passione ed entusiasmo.


7. Un tuo difetto:

Beppe: Timidezza

Richard: Abbattermi quando non considerato o valorizzato.


8. Sei single o impegnato?

Beppe: Single

Richard: Non mi aspettavo questo tipo di domanda, almeno per qualche altro anno ancora! Ad ogni modo, ragazzi, a voi posso candidamente confidare di sentirmi "sentimentalmente impegnato". 
Va da sé che ora vorrete qualche dettaglio ulteriore, ma vi dovrete accontentare di quanto vi dirò. Io e la mia "lei" siamo nati praticamente insieme, ma a me piace dirle ogni volta che per me lei non ha età. Le dico sempre che ai miei occhi sarà sempre quella di oggi anche tra un'eternità! Passiamo davvero tanto tempo insieme, ritenendo indispensabile frequentarci assiduamente per conoscerci a fondo e scoprire ogni reciproco segreto. Quello che ci ha unito è soprattutto la spensieratezza e la voglia di divertirci. Ci piace correre ma è difficile starle dietro, soprattutto in discesa. Nelle salite, invece, la spunto sempre io (LOL). Così si è arrivati al compromesso che un suolo pianeggiante e privo di asperità sia il nostro habitat.
Spesso si diverte scappando lontana ma inesorabilmente torna a me, a volte saltellando felice, altre entusiasta che sembra arrivare in volo. Il nostro è un rapporto speciale, candido e aperto. Vero, farei di tutto per non perderla ma non vado certo in crisi nel vederla scorazzare con qualche mio compagno (forse mi piace meno quando sta con gli avversari, LOL). Comunque lei è fiera di me, cosciente che nelle mie mani troverà il modo di sentirsi realizzata, perseguire e raggiungere lo scopo per cui è stata creata.
Ormai l'avrete capito tutti: la mia fidanzata (a) Spikky, la mia adorata palla da basket.


9. Sport preferito?

Beppe: Basket

Richard: I miei sport preferiti sono due; non sono mai riuscito a decidere quale dei due rappresenti per me quel sentimento viscerale, quella passione smisurata, che mi spinga a fare una scelta definitiva: sono il basket e la pallacanestro(!)


10. Serie TV preferita?

Beppe: Game Of Thrones

Richard: Basket Room


11. Che musica ascolti?

Beppe: Principalmente rap italiano ma ascolto di tutto, basta che sia bella

Richard: Più facile esplicitare quale musica non ascolto. Il rap ed il trap, per esempio, son generi musicali a me invisi. Per il resto considero la musica un'arte geniale, dotata di forza e potenza, capace di trasportarti ovunque. C'è musica per ballare, altra per farti rilassare, altra ancora per farti sognare. Sognare di lasciarti accompagnare in volo, sulle nuvole, senza smettere (ovviamente) di palleggiare!


12. Che modello di scarpa indossi in partita?

Beppe: Kyrie 4

Richard: Per i colori ho sempre gradito le Under Armour ma, col mio stile di gioco, le trovo spesso scivolose sul parquet. Così ho deciso di optare per delle semplici Nike, ritenendo il loro grip migliore


13. NBA o Eurolega?

Beppe: NBA

Richard: Entrambe. Dove c'è basket c'è Richard. La NBA è probabilmente una via di mezzo tra uno show-business e lo sport che adoro. È innegabile comunque che faccia emozionare vedere l'esplosione del mix di tecnica e atletismo propria dei campioni NBA. In Europa si vede il basket inteso come gioco di squadra ai massimi livelli. Peccato venga un po' impoverita dall'assenza di campioni europei emigrati in NBA


14. Il tuo miglior quintetto NBA?

Beppe: Curry, PG, LeBron, Durant, Giannis

Richard: Lebron James, Klay Thompson, Kawhi Leonard, Luka Doncic, Giannis Antetokounmpo.
(Gallinari sesto uomo)


15. MVP NBA 2019-2020?

Beppe: The King

Richard: Lebron James


16. Il tuo miglior quintetto europeo?

Beppe: Calathes, Larkin, De Colo, Mirotic, Duston

Richard: Shane Larkin, Nikola Mirotic, Alexey Shved, Trey Thompkins, Walter Tavares


17. In che ruolo giochi?

Beppe: Playmaker

Richard: Il mio ruolo preferito e, quello che, secondo me, può dare il miglior contributo alla squadra, è "pain"..."pain in their neck"!
Sono convinto che compagni, coaches ed addetti ai lavori abbiamo ben capito il ruolo.
Per chiunque mastica poco l'inglese come me, si traduce così: "spina"..."spina nel
fianco"...cioè nel "fianco" delle difese avversarie


18. Da quanti anni giochi a basket?

Beppe: 9 anni

Richard: Da 7 anni


19. In quante squadre hai giocato e quali?

Beppe: Una e una sola, Calusco

Richard: Ho giocato nel Calolzio (Carpe Diem) tutta la fase del minibasket (perdendo all'ultima partita lo spareggio per essere ammessi al Jamboree). Poi (galeotto fu un Day Camp), immerso da "unico straniero" negli avversari che ci avevano privato del Jamboree, mi son trovato sedotto dall'accoglienza di quei fantastici ragazzi della NPO, dimostrata nel modo più generoso che un baskettaro possa esprimere per farti sentire parte della squadra: mi hanno passato la palla! Dopo aver vissuto un anno idilliaco, testato il fascino di partecipare al "Gold", vissuto l'umiliazione di perdere 100-20 (circa) dai ragazzi della BB, con grandi aspettative da ragazzo sono inciampato nel primo grande impatto emotivo con la cattiveria degli adulti (dirigenti e allenatori). Ma anche nelle tenebre più fitte può arrivare inaspettato un barlume di speranza: un certo Gianluca, che si prendeva cura di mio fratellino, mi aveva fatto riprendere il respiro. Così schiacciato, nella mia interiorità, avevo visto un potenziale appiglio per ritornare a vivere il basket come gioco limpido, capace di offrirmi la possibilità di esprimermi in un gruppo. Chiesi così, per interposta persona, la possibilità di abbandonare il dolore ma di continuare ad allenarmi in una squadra che nemmeno sapevo esistesse, ma di cui avevo ammirato i colori e l'organizzazione giocando una partita con i ragazzi di un anno più grandi. Così, una sera d'inverno, entrai nello spogliatoio bianco-verde. Oggi la Caluschese è la mia casa


20. Quante stagioni in maglia Caluschese?

Beppe: 9

Richard: Impossibile rispondere: sono arrivato alla Caluschese alla fine di febbraio 2019, cercando di
inserirmi in punta di piedi in un gruppo di ragazzi che ho scoperto meraviglioso.
Oggettivamente questa esperienza è tutt'altro che scevra da ostacoli: prima di potermi gustare l'esperienza di un'intera stagione in bianco-verde, mi son ritrovato catapultato in un letto di ospedale, obbligato a rinunciare alla maggior parte della prima fase. Ripreso con entusiasmo nel 2020 la seconda fase, ad un passo dalla disfida tanto attesa con la capolista, l'intero mondo baskettaro (e non solo) si è trovato ad affrontare un avversario tanto subdolo quanto invisibile che a tutt'oggi priva noi ragazzi della possibilità di giocare: il Coronavirus!
Ma "andrà tutto bene", "Berghem mola mia! "


21. Fondamentale/gesto tecnico preferito? (Es. Palleggio, tiro, difesa, virata, stoppata, stepback,...)

Beppe: Virata

Richard: Floater: tiro a canestro con parabola alta ad una mano, non di facile esecuzione, ma di sicuro impatto visivo-emotivo. Il vantaggio strategico è la possibilità di anticipo dell'esecuzione rispetto al terzo tempo tradizionale: può essere considerato un tiro a metà tra il primo e il secondo tempo, in genere inaspettato da parte degli avversari. Per un lungo come il sottoscritto, diventa fondamentale cercare una soluzione d'attacco che possa rendere vano il desiderio di stoppata da parte degli avversari.


22. Fondamentale/gesto tecnico da migliorare?

Beppe: Tiro, soprattutto sugli scarichi

Richard: Tiro libero


23. La correzione più frequente che ricevi dai tuoi allenatori?

Beppe: Personalità

Richard: Resisti in difesa! Col fisico bestia che mi ritrovo non mi viene proprio automatico (LOL)


24. La vittoria più bella?

Beppe: La prima

Richard: THE NEXT ONE!!!


25. La sconfitta più dolorosa?

Beppe: Contro Mozzo l'anno scorso

Richard: Quella vissuta dalla propria squadra mentre stai in tribuna


26. Hai mai segnato un buzzer beater? Quando?

Beppe: Una volta da centro campo in amichevole un paio di anni fa contro Bonate alla fine del secondo quarto

Richard: Stagione 2018-2019, girone Gold Bergamo U13, seconda di ritorno, NPO Olginate vs Morbegno, fine terzo quarto, 4 secondi al termine, -2 (35-37), mi trovo in posizione di guardia sinistra, appena fuori dall'arco, il grande Giorgio Galli che mi difende, accenno all'entrata, stepback, tiro da due, retina che si muove, sirena che suona sulla delusione degli avversari. Tutto rimandato all'ultimo e decisivo quarto


27. Cosa dici/fai dopo un tuo canestro con fallo subito?

Beppe: Non faccio canestro con fallo

Richard: Sto zitto come tutte le partite e dentro di me mi preparo a sbagliare l'ennesimo tiro libero!
LOL


28. Gesti scaramantici in clima partita? (Prima o anche durante ad esempio prima di un tiro libero)

Beppe: Prima di ogni partita metto prima il calzino destro e poi il sinistro, se faccio il contrario li tolgo e li rimetto

Richard: Prima e durante la partita: "traccannare a iosa" dalla mia borraccia.
Prima di un tiro libero: immagino l'immancabile commento sarcastico post partita di mio papà. Gesto poco scaramantico e molto di squadra, prima durante e dopo ogni partita: incitare ed incoraggiare me stesso e i compagni


29. Compagno di squadra che soffri particolarmente nelle partitelle d’allenamento (e perché)?

Beppe: Gian, segna sempre

Richard: Chiunque sia in grado di rubarmi la palla


30. Compagno di squadra che ti soffre particolarmente nelle partitelle d’allenamento (e perché)?

Beppe: Sam, giochiamo sempre uno vs uno prima di iniziare l'allenamento, anche se "mi soffre" è un po' esagerato ahah

Richard: Chiunque, invano, cerca di evitare di saltare alle mie finte!


31. Compagno di squadra che vorresti avere sempre con te nello spogliatoio (e perché)?

Beppe: Scelta difficile

Richard: Ama, Djordje, Jack, Teo, Phil, Richi, Sam, Simo, Tizi, Nick, Marino, Gabry, Dani, Davide,
Tasca, Pippo, Marco, Milajn, Previ.


32. Compagno di squadra con cui usciresti per divertirti il sabato sera?

Beppe: Non ho una preferenza, uscirei volentieri con tutti

Richard: Che sia sabato o qualsiasi altro giorno, divertirsi per Richard è giocare una partita. Quindi i compagni sono quelli della risposta precedente


33. Meglio un’ora con Kevin o una settimana a scuola?

Beppe: Mi sembra scontata la risposta

Richard: Entrambe, visto che un'ora con Kevin non preclude il mio obbligo di frequenza a scuola. Se la domanda fosse: "Meglio una settimana di lavoro con Kevin o una settimana a scuola?", sceglierei quello che mi piace: lavorare con Kevin


34. Esercizio di Kevin che “adori” di più?

Beppe: Beppe.exe ha smesso di funzionare

Richard: Qualsiasi esercizio a parte il salto con la corda!


35. Cosa dimentichi di mettere più spesso nel borsone?

Beppe: Asciugamano

Richard: Abbastanza acqua da bere!


36. Le partite: in casa o in trasferta?

Beppe: Casa

Richard: In trasferta per il gusto di testare più parquet possibili "all around the world"!


37. In campo: attacco o difesa?

Beppe: Attacco

Richard: Attacco perché, dal mio punto di vista, è lo spirito di questi sport meraviglioso: fare un punto in più dell'avversario, non subirne uno in meno (prerogativa apparente del calcio).


38. Errore: Airball o passaggio intercettato?

Beppe: Passaggio

Richard: Censurabili entrambi


39. Il tiro: di tabella o solo retina?

Beppe: Retina

Richard: Solo retina: è il tiro che più mi emoziona! È un tiro che dà soddisfazione: racconta di un minimo di precisione. Ma è quel suono, melodico, armonico, del "solo retina" che trasmette in tutti un brivido speciale. Il "solo retina" provoca un "silenzio", lungo quanto l'attesa dell'epilogo del gesto. Il silenzio che è preludio al boato dei tifosi di parte, quello stesso silenzio che raggela gli entusiasmi della controparte! Ma un baskettaro non si ferma e non si accontenta. Conoscere "la tabella" può rendere ogni favola ancor più bella. Mi impegno al massimo nel cercare di rendermela amica. Mi offrirà soluzioni alternative, quando altre ovvie opzioni potrebbero rivelarsi proibitive


40. Il coach: bastone o carota?

Beppe: Campari

Richard: Io detesto le verdure, ma stavolta scelgo la carota! Ogni allenatore che si rispetti dovrebbe prendere il bastone, osservarlo bene, riporlo in un posto sicuro; perché gli anni passano per tutti, e nel futuro, quando si troverà piuttosto claudicante, gli tornerà utile per andare a vedere le partite dei suoi ragazzi, che saranno diventati grandi


41. In tribuna: “Fischia!!!” o “Punti!!!”?

Beppe: "fischiaaa!!"

Richard: "Fischia"...MAI…"Punti"...AL BISOGNO…"Forza Calusco!!!!"...SEMPRE E COMUNQUE!


42. Prep. fisica: corda o pesi?

Beppe: Pesi

Richard: Partitella


43. Calzini: bianchi o neri?

Beppe: Neri

Richard: Verdi


44. Divisa: bianca o nera?

Beppe: Bianca

Richard: Verde-bianco. Il verde delle colline d'estate, col su e giù tipico del punteggio delle partite giocate; il bianco del candore, della neve sui monti, dello spirito sportivo, dell'agonismo e della lealtà che ci satura il cuore. Il verde delle praterie, attraverso cui scorrazzare e spensieratamente palleggiare; il bianco delle nuvole a pecorelle che solcano il cielo, come una squadra in cui "giocare insieme" è l'unico pensiero.
Il verde e il bianco che sulle nostre divise tutti possono ammirare: saremo all'altezza, con impegno e correttezza, di indossarli ma, soprattutto, onorarli?


45. Dirigente: Giosuè o Mauro?

Beppe: Giosuè

Richard: Entrambi. Non posso dimenticare lo spirito di accoglienza di Mauro che mi ha permesso di
entrare a far parte di questo gruppo meraviglioso di ragazzi. E la grande attenzione alla voglia di giocare di noi ragazzi anche quando a proporlo sono altre squadre. Giosuè, da parte sua, ha un'umanità inferiore a nessuno e credo che entrambi rappresentino un patrimonio invidiabile della Caluschese


46. Dì qualcosa al tuo allenatore!

Beppe: #coachinquarantena

Richard: Ti ho già detto cosa farne del bastone. Per il resto ci conosciamo da pochissimo: apprezzo il 
tuo buonsenso ed equilibrio (doti rare tra i coaches) e (spero non arrossirai) apprezzo anche il tuo esserti affezionato al nostro gruppo, quasi fossi tornato ragazzino come noi. Se vorrai qualche volta fare anche tu le gare di tiro insieme a noi, per nostalgia, noi te lo concederemo! (LOL)


47. Nel tempo libero: campetto o divano?

Beppe: Divano

Richard: Entrambi. Il campetto: il nostro mondo. Appena fuori: un comodo e capiente divano ove 
depositare le palle di scorta e far accomodare i genitori, costretti a passare ore e ore annoiati ad osservarci!


48. In vacanza: camp di pallacanestro o cre?

Beppe: Mare

Richard: Camp! Più di un camp a stagione! Più di un camp a Regione! Più settimane possibili a coltivare ogni giorno, per tutto il giorno, la nostra grande passione. Incontrare nuovi amici con cui fare qualche "one on one" e spensierate partitelle a ranghi improvvisati


49. Il tuo motto è....

Beppe: Rosso di sera bel tempo si spera

Richard: ENJOY!!!

Motivazione: con i consigli del coach, l'impegno di squadra e la sportività degli avversari cercheremo di trasformare ogni nostra partita in uno spettacolo che il pubblico possa gradire, al di là del risultato numerico. Allora per chiunque sortirà spontaneo

urlare…ENJOY!!!


50. Ultima richiesta: saluta chi vuoi!

Beppe: Ciao a tutti, se siete arrivati fino a questo punto non avete proprio nulla da fare, buona giornata

Richard: Ciao Ste (1) ...ti ricordo con grande affetto nella Caluschese. Tu, nostro top scorer, ci avevi 
messo pochi secondi (dopo avermi visto "new entry" nel vostro spogliatoio) a decidere di sfidarmi "uno contro uno". Io, pur spacciato in partenza, non mi sono fatto ripetere l'invito.
Spacciato e schiacciato, ovviamente, nel risultato. Ma mica tanto nello spirito! Era diventata la nostra consuetudine l'uno contro uno di riscaldamento. Era apparso da subito evidente che il mio contributo fisico nella squadra sarebbe stato ininfluente, ma il divario nel punteggio tra noi due contendenti, ormai amici, risultava di volta in volta sempre meno evidente. Ste...cominciavi a renderti conto che solo segnando ad ogni tuo turno potevi ritenerti vincitore, anzi, nemmeno più. Perché Rich non ti riusciva a contrastare, ma da "tre" ti cominciava a bombardare! 
See you soon
(1): Stefano Perico